Dr. Carlo Sacerdoti, Medico Chirurgo, Specialista in Allergologia e Immunologia Clinica
Le allergie invernali
In inverno, si è soliti associare la congestione nasale, la lacrimazione e il raffreddore ai sintomi influenzali, mentre questi stessi sintomi potrebbero rappresentare l’espressione di un’allergia invernale.A differenza di quanto si possa pensare, infatti, anche nel periodo più freddo dell’anno è possibile imbattersi in diverse sostanze che possono provocare un’allergia, con fastidiose conseguenze per le vie respiratorie.Le cause più comuni delle allergie invernali
Anche se le allergie compaiono con più frequenza nel periodo primaverile, in inverno ci sono diversi fattori che possono concorrere al manifestarsi di una allergia respiratoria: negli ambienti indoor, il riscaldamento delle abitazioni e lo scarso ricambio d’aria favoriscono la proliferazione di muffe e acari; negli spazi aperti, l’aumento dell’inquinamento urbano, l’abbassamento della temperatura ambientale e la presenza di alcuni tipi di pollini molto allergizzanti.Le cause più comuni delle allergie invernali sono:- pelo di animale;
- acari della polvere;
- muffe;
- pollini di alcuni alberi (cipresso, mimosa, betulla, nocciolo, ontano).
Come distinguere l’influenza da un’allergia invernale
Non è semplice distinguere la presentazione di una allergia invernale da un raffreddore comune. Ci sono tuttavia peculiarità che caratterizzano queste due condizioni. Le allergie invernali presentano delle secrezioni chiare e acquose, e sono accompagnate da prurito a naso, occhi e gola, lacrimazione, starnuti a salve, tosse, episodi di asma e fenomeni di dermatiti. Al contrario, l’influenza è caratterizzata da un raffreddore che dura dai 3 ai 5 giorni ed è accompagnata da dolori articolari e muscolari, malessere diffuso e febbre, talvolta con interessamento gastrointestinale.Come prevenire le allergie invernali
Per ridurre l’insorgenza delle allergie invernali e combattere i sintomi è possibile adottare alcuni accorgimenti:- pulire frequentemente la casa e far arieggiare i locali, per ridurre la carica degli allergeni indoor (acari della polvere, muffe, epiteli animali);
- esporre spesso al sole gli indumenti, le lenzuola e la biancheria di casa;
- fornirsi di copri-cuscino e copri- materasso in tessuto anti-acaro specifico (da acquistare in farmacia);
- evitare di uscire nelle giornate ventose, che favoriscono la diffusione dei pollini;
- idratare spesso l’organismo e seguire una dieta sana;
- pulire le fosse nasali con dei lavaggi a base di soluzione fisiologica;
- spazzolare spesso gli animali domestici per limitare la diffusione dei peli.
Anche nei mesi freddi la cura farmacologica per le allergie prevede il ricorso ad antistaminici (per uso orale o topico), utili per ridurre starnuti e prurito, e corticosteroidi nasali, che contrastano l’infiammazione allergica garantendo una netta riduzione dei sintomi. Non raccomandati dalle linee guida internazionali rimedi naturali e fitoterapici: possono apportare benefici e sollievo ad alcuni pazienti, ma non hanno raggiunto sufficienti evidenze in termini di efficacia nei vari studi scientifici.
