Una condizione silente che può evolversi in complicazioni: scopriamo in questo articolo che cos’è e come si verifica l’aterosclerosi delle arterie coronarie cronica silente
L’aterosclerosi delle coronarie cronica silente non è altro che il restringimento lento e inesorabile delle arterie coronarie (cioè quelle arterie che portano sangue ossigenato al cuore), nel giovane maschio con abitudini occidentali le strie lipidiche sono presenti praticamente dall’età adolescenziale (in USA purtroppo ci sono già casi che partono dai 7-8 anni di età).
Cause di aterosclerosi delle arterie coronarie cronica silente
Tale restringimento è dato dall’accumulo di colesterolo cattivo (LDL) che crea quelle che noi chiamiamo stenosi; negli anni le stenosi (restringimenti), diventando adulti (sia nei maschi a qualsiasi età, che nelle femmine maggiormente dopo i 50 aa) possono tramutarsi in condizioni sempre più severe ed eventi acuti anche a causa dell’incremento dei fattori di rischio come Ipertensione Arteriosa, fumo, sovrappeso, condizioni di stress e soprattutto diabete causando un trasporto di poco sangue al cuore anche per sforzi lievissimi.
Conseguenze dell’aterosclerosi delle arterie coronarie cronica silente
Con una bassa quantità di sangue ossigenato che giunge al cuore si possono avere due conseguenze, nonché problematiche di maggiore importanza.
Queste possono essere:
L’angina pectoris da sforzo
un dolore al petto tipico.
La riduzione dell’efficienza del cuore come pompa
sotto il 50% a riposo prende il nome di disfunzione cardiaca.
Si consiglia un controllo accurati
Ovviamente le coronarie malate di aterosclerosi sono anche l’anticamera del possibile infarto o sindrome coronarica acuta e quindi vanno tenute sotto controllo sia come sintomi sia metabolicamente (tenendo d’occhio e riducendo i fattori di rischio).
La visita cardiologica, ECG ed ecocardiogramma color-doppler sono utilissimi indirettamente come valutazione clinica di primo livello; ma poi si consiglia, sempre considerando il peso dei fattori di rischio, la Angio Tac coronarica e/o l’Ecostress da sforzo.
