Nella regione Veneto Cerba HealthCare è presente in tutte le province con 58 strutture, 200 dipendenti tra personale amministrativo, infermieri e tecnici di laboratorio, 40 medici convenzionati dalle più diverse specializzazioni e un hub di laboratorio punto di riferimento a livello nazionale.
In Veneto salute e benessere fanno rima con Cerba HealthCare.
Da Belluno a Rovigo, da Verona a Venezia, le strutture del gruppo sono capillarmente distribuite sul territorio, impegnate a offrire i propri servizi a un bacino d’utenza che, considerando tutti gli abitanti della regione, arriva a quasi 5 milioni di persone.
Centri accoglienti, dagli orari accessibili, comodi da raggiungere e, soprattutto, caratterizzati da quella qualità dei servizi e da quella competenza degli operatori (sanitari e non) che contraddistinguono Cerba HealthCare.
Come nel resto d’Italia, anche in Veneto i due ambiti fondamentali dell’attività di Cerba sono le analisi cliniche di laboratorio e la diagnostica ambulatoriale.
«Il primo dei due ambiti, in particolare, è uno dei nostri punti di forza – commenta Davide Alì, Regional Executive Officer Veneto e Trentino di Cerba HealthCare Italia –.
In primo piano c’è la centralità del paziente: corretta presa in carico, affidabilità e qualità dei risultati, tempestività e anche ascolto del paziente sono elementi ai quali prestiamo grande attenzione.
In Veneto, precisamente a Limena in provincia di Padova, si trova uno dei nostri hub di laboratorio, un riferimento strategico a livello nazionale».
Analisi del sangue e punti prelievo del gruppo
Nei punti prelievo del gruppo è possibile effettuare oltre 1.200 test diversi, con la comodità dei pacchetti check-up che facilitano la prevenzione: dai pacchetti base uomo e donna, sia under che over 40 anni, a quelli per il sistema cardiovascolare, la tiroide, le malattie sessualmente trasmissibili, allergie e intolleranze alimentari (celiachia, test 108 alimenti, Allergy Detector…) fino a BioBalance e allo Stress Test, rispettivamente per l’analisi del microbioma e per i livelli ormonali correlati allo stress.
Diagnostica ambulatoriale
L’altra importante area in cui Cerba HealthCare opera è quella della diagnostica ambulatoriale, con sei poliambulatori (i più grandi e importanti a Marostica, Montecchio Maggiore e Padova) dove sono a disposizione dei pazienti numerosi specialisti nelle più diverse branche della medicina.
I servizi di Medicina dello Sport sono offerti nelle strutture di Montecchio Maggiore e Marostica e in quest’ultima sede è anche possibile ottenere i certificati medici per l’attività sportiva agonistica e non agonistica. Completa l’offerta del gruppo Cerba HealthCare in Veneto la Medicina del Lavoro.
Un accenno alle tempistiche in Cerba: sempre più rapide
«Ad accomunare tutte le prestazioni e i servizi erogati da Cerba – conclude Davide Alì – ci sono sempre le rapide tempistiche di prenotazione e risposta e l’attenzione al comfort e ai rapporti umani, che non sono certo aspetto secondari, anzi sono molto importanti nel costruire l’esperienza complessiva del paziente».
I professionisti di Cerba sono sempre a disposizione per consigliare, orientare e seguire le persone in un vero e proprio percorso di salute che accompagna ogni paziente nella propria quotidianità e a volte nei momenti più sfidanti della vita.
Davide Alì, nuovo Regional Executive Officer di Cerba HealthCare Veneto e Trentino, vanta un percorso professionale di oltre 15 anni nel settore della sanità e in particolare della consulenza nell’ambito del miglioramento organizzativo e dei percorsi di cura, di cui si è occupato nei suoi precedenti incarichi.
In Cerba HealthCare Davide Alì guiderà lo sviluppo di un gruppo che vuole crescere e implementare su base territoriale le innovazioni, i modelli organizzativi e i livelli di servizio al paziente di una multinazionale leader del suo settore come Cerba, presente in 47 nazioni.
In particolare, spiega Alì:
«Crediamo nella digitalizzazione come pilastro di innovazione e siamo prossimi al lancio di un portale che permetterà ai nostri pazienti un’esperienza digitale senza precedenti, facilitando enormemente l’accesso ai servizi Cerba prima e dopo l’erogazione delle prestazioni».
La tecnologia, la digital transformation e la standardizzazione dei processi sono visti da Alì come fattori chiave per trovare l’equilibrio tra qualità e sostenibilità dei servizi.
«Dietro la qualità ci sono asset, processi e attività che hanno un costo – sottolinea il Regional Executive Officer –. Sappiamo tutti che la sanità italiana si trova in un momento storico molto delicato, in cui il sistema soffre di lunghe liste d’attesa e budget insufficienti.
Queste sono dinamiche che devono essere governate con logiche progettuali a ogni livello di governo nazionale e regionale, ma un operatore privato che rappresenta un gruppo internazionale può fare la propria parte nel creare e implementare un sistema di offerta strutturato, focalizzato sulla creazione di valore per il paziente in ogni fase del percorso diagnostico e attento a garantire i massimi livelli di efficienza operativa.
Questa ottimizzazione operativa permette di proporre prezzi competitivi garantendo al contempo alti livelli di qualità».