Ciò è dovuto a degli specifici geni, acquisiti nel codice genetico.Fortunatamente il più delle volte queste infezioni si risolvono in modo transitorio ed autolimitante, con sintomi a carico soprattutto degli apparati digerente (la “classica” gastroenterite) ed urinario (cistite).
Altre sedi di infezione meno comuni sono:
- Prostata (prostatite)
- Cistifellea (colecistite)
- Polmoni (polmonite)
- Sistema nervoso centrale (meningite)
- Sangue (setticemia)
- Ferite (anche chirurgiche)
- Piaghe da decubito
- Piede diabetico
Quali sono le cause dell’infezione da Escherichia coli?
Escherichia coli risiede normalmente nella flora batterica intestinale di ogni individuo, dove la sua presenza non determina sintomi in quanto si tratta di un commensale che vive in simbiosi con il nostro organismo.Può capitare, tuttavia, che il batterio Escherichia coli si venga a trovare in una sede normalmente sterile, dove tale rapporto di simbiosi non può avvenire e causando quindi, una vera e propria infezione:
l’esempio tipico è quello della cistite nella donna, in quanto la vicinanza anatomica tra uretra ed ano spesso causa una contaminazione delle vie urinarie e quindi una colonizzazione sintomatica.
Escherichia coli è la più importante causa di cistite batterica nel sesso femminile e la più comune causa di infezione alla vescica per le donne.
Ancora, la perforazione dell’intestino (ad esempio in corso di appendicite o diverticolite) può causare una contaminazione del peritoneo (la membrana che lo avvolge) e quindi sfociare in peritonite.
Anche gli stati di immunodepressione o l’utilizzo di antibiotici possono favorire l’insorgenza di un’infezione da Escherichia coli, in quanto tali situazioni alterano gli equilibri presenti tra le popolazioni batteriche commensali e possono favorire la crescita di un singolo ceppo rispetto agli altri.
L’infezione da Escherichia coli si può prevenire?
Trattandosi di un batterio che è parte integrante della flora batterica intestinale, evitarlo di per sé è praticamente impossibile;tuttavia, per quanto riguarda i ceppi più aggressivi (come l’O157:H7), è possibile seguire alcune semplici regole per evitare di contrarre l’infezione.
Vediamo di seguito alcuni piccoli accorgimenti:
- Non assumere latte non pastorizzato oppure derivati del latte non pastorizzati;
- Cuocere adeguatamente le carni, anche di manzo (è sufficiente una temperatura interna superiore ai 54 °C);
- Lavarsi le mani in modo corretto ogni volta che si utilizza il bagno o comunque ogni volta che si ha un potenziale contatto con le feci (pannolini, animali domestici, uova…);
- Prestare attenzione al contatto con acque stagnanti (laghi, fiumiciattoli, piscine…).
Come si fa la diagnosi di infezione da Escherichia coli?
A seconda della sede interessata dall’infezione possono venire raccolti vari campioni biologici la cui analisi consente di risalire alla presenza del batterio.Qualora sussista il sospetto specifico di una colonizzazione da Escherichia coli O157:H7, il Medico può prescrivere un esame delle feci al fine di cercare la tossina Shiga, prodotta specificamente da questo ceppo.
Coprocoltura
La coprocoltura è un esame di laboratorio che consente di ricercare la presenza di specifici batteri nelle feci;viene eseguita raccogliendo un piccolo campione di materiale fecale tramite un cucchiaino, solitamente compreso nei kit analitici, che viene poi sigillato all’interno di una provetta.
Per la raccolta delle feci è fondamentale l’utilizzo di un contenitore pulito che non alteri il materiale con urina o altri contaminanti, come ad esempio un vaso da notte.
Il paziente deve prelevare le feci da diversi punti e deve riempire la provetta all’incirca fino alla sua metà.
Urinocoltura
L’urinocoltura è un esame di laboratorio che mira a cercare la presenza di batteri nell’urina, la quale in condizioni fisiologiche è assolutamente sterile (priva di forme di vita).È preferibile utilizzare un campione del cosiddetto mitto intermedio, raccogliendo l’urina solamente “a metà” della minzione.
Antibiogramma
L’antibiogramma è un esame che consente di stabilire l’efficacia degli antibiotici nei confronti di un agente patogeno;in particolare per ogni antibiotico esso fornisce dati come la sensibilità (S), la resistenza (R) e la sensibilità media (MS).
La sua utilità è fondamentale qualora si abbia avuto un fallimento terapeutico con gli antibiotici ad ampio spettro e per cui si rende necessario l’utilizzo di farmaci specifici contro un batterio particolarmente resistente alle terapie convenzionali.
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