A cura di: Paola Cerini, Francesca Rita Meduri, Flaminia Tomassetti, Isabella Polidori, Marta Brugneti, Eleonora Nicolai, Sergio Bernardini, Massimo Pieri, Francesco Broccolo
Cosa sono le farmacoresistenze?
La resistenza antimicrobica è la capacità dei microrganismi di sopravvivere in presenza di sostanze antimicrobiche a concentrazioni solitamente sufficienti per inibirli o ucciderli [1]. La resistenza antimicrobica è un’epidemia globale in che viene tipicamente attribuita alla “pressione selettiva” causata dall’uso eccessivo o inappropriato di antibiotici nelle persone e negli animali [2].Questo problema riguarda la sanità ed evidenzia una grave minaccia per la salute pubblica, rendendolo una priorità globale. Gli antibiotici attualmente disponibili sono sempre meno efficaci sui microrganismi ed è fondamentale sviluppare nuove strategie per gestirli.
Come si sviluppano?
Esistono alcuni meccanismi [3] che portano allo sviluppo delle resistenze nei ceppi batterici:- modificazione specifica del target su cui agisce il farmaco (ad esempio i meccanismi batterici contro la Penicillina)
- inattivazione enzimatica dell’antibiotico con modifica del suo principio attivo
- diminuzione della permeabilità della parete batterica
- meccanismi di espulsione dell’antibiotico dalla cellula
Diffusione
Dagli anni ’50, questo fenomeno è iniziato ad essere noto e monitorato e negli ultimi anni, si è registrato un aumento della sua diffusione e conseguentemente della morbilità e mortalità. In particolare, l’Italia è al primo posto in Europa per l’elevata prevalenza di ceppi batterici resistenti e la tendenza sembra in aumento [4].Inizialmente le farmacoresistenze erano isolate principalmente in contesti ospedalieri, tuttavia, negli ultimi anni, si sono diffuse anche nella popolazione locale, allarmando le autorità come il CDC (Centro per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie) e l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per l’attivazione di numerosi sistemi di sorveglianza, basati sulla raccolta di dati a livello locale o nazionale [5].
La nostra ricerca
Per questo, Cerba HealthCare si è concentrata sull’analisi di determinati ceppi batterici farmaco-resistenti isolati in pazienti provenienti sia da ambienti ospedalieri che dalla popolazione italiana, raccogliendo dati da più di 100mila campioni isolati dal 2019 al 2022.Dal 2019, il tasso delle farmacoresistenze è aumentato complessivamente circa del 50%. Il significativo aumento dei casi osservati dopo il 2020 potrebbe essere dovuto all’incremento degli accessi in ospedale per il ricovero dall’infezione da SARS-CoV-2.
I risultati ottenuti in questo studio hanno sottolineato l‘importanza di introdurre uno screening attivo negli ospedali e anche nella comunità per identificare i veicoli di infezione per prevenire un’ulteriore trasmissione. Inoltre, lo screening attivo, attraverso maggiore diffusione del test dell’antibiogramma, come parte di un più ampio programma di prevenzione delle infezioni può contenere i tassi di colonizzazione.
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Conclusioni
Le comunità scientifiche e i laboratori, come Cerba HelathCare Italia, devono lavorare in sinergia per analizzare e trovare le migliori strategie per rallentare il meccanismo di resistenza, sia migliorando la ricerca per un migliore isolamento dei ceppi con approfondimento genetico, sia sviluppando nuovi farmaci o ricollocando antibiotici noti.Bibliografia
[1] World Health Organization (WHO). PRIORITIZATION OF PATHOGENS TO GUIDE DISCOVERY, RESEARCH AND DEVELOPMENT OF NEW ANTIBIOTICS FOR DRUG-RESISTANT BACTERIAL INFECTIONS, INCLUDING TUBERCULOSIS. 2017[2] Prestinaci F, Pezzotti P, Pantosti A. Antimicrobial resistance: a global multifaceted phenomenon. Pathog Glob Health 2015;109:309–18. https://doi.org/10.1179/2047773215Y.0000000030
[3] Hollenbeck BL, Rice LB. Intrinsic and acquired resistance mechanisms in enterococcus. Virulence 2012;3:421–33. https://doi.org/10.4161/viru.21282
[4] Ferri M, Ranucci E, Romagnoli P, Giaccone V. Antimicrobial resistance: A global emerging threat to public health systems. Crit Rev Food Sci Nutr 2017;57:2857–76. https://doi.org/10.1080/10408398.2015.1077192
[5] Church DL. Major factors affecting the emergence and re-emergence of infectious diseases. Clin Lab Med 2004;24:559–86. https://doi.org/10.1016/j.cll.2004.05.008
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