I consigli della dott.ssa Alessia Bettaccini, biologa del Centro Medico San Nicola di Castellanza, parte gruppo Cerba HealthCare Italia.
La struttura di via Garibaldi ascolta e segue con professionalità le coppie che decidono di ricorrere alla procreazione medicalmente assistita.
Nel mondo è in aumento l’infertilità maschile, condizione che identifica un calo significativo della qualità dello sperma, quantificabile come una riduzione del 50-60% della conta degli spermatozoi negli ultimi cinquanta anni.
Stile di vita e fertilità
Lo stile di vita fa una grande differenza e intervenire per tempo su alcuni comportamenti sbagliati è fondamentale per aumentare le probabilità di avere un figlio.
Ma a cosa è necessario fare attenzione?
Risponde la dottoressa Alessia Bettaccini, biologa responsabile dell’attività dell’ambulatorio per la valutazione della fertilità maschile presente nel Centro Medico San Nicola di Castellanza, struttura del gruppo Cerba HealthCare Italia.
«Il primo nemico della fertilità maschile è il fumo di sigaretta – esordisce la dottoressa –. I radicali liberi, insieme ad altri composti presenti nel fumo, attivano i meccanismi che danneggiano il DNA degli spermatozoi e portano alla loro morte precoce. Nicotina e cadmio danneggiano, invece, la produzione degli spermatozoi a livello testicolare e la loro maturazione».
Va limitato il consumo di alcolici:
«L’alcol fa ridurre la produzione di spermatozoi – prosegue Bettaccini – in quanto interferisce con il rilascio degli ormoni (gonadotropine) che regolano lo sviluppo e la maturazione dei testicoli e quindi con la produzione di testosterone, oltre a danneggiare le funzioni delle cellule coinvolte nella produzione e maturazione degli spermatozoi nei testicoli».
Anche il sovrappeso rappresenta un rischio. Un indice di massa corporea BMI compreso tra 25 e 30 e l’obesità con BMI superiore a 30 risultano associati a ridotta qualità dello sperma.
«Gli uomini obesi – spiega Bettaccini – presentano spesso alterazioni del DNA degli spermatozoi, della loro forma, numero e motilità. L’aumento dei valori di BMI sembra correlare con la riduzione dei livelli di testosterone e dell’inibina B (sostanza prodotta dai testicoli che stimola la produzione degli spermatozoi), con aumento dei livelli di estradiolo (ormone prevalentemente femminile)».
L’accumulo di grasso a livello dello scroto favorisce inoltre l’innalzamento della temperatura all’interno dello stesso, cosa che riduce produzione e funzione degli spermatozoi.
Lo stress ossidativo
Tutti e tre i fattori menzionati, fumo, alcol e sovrappeso/obesità, concorrono ad aumentare lo stress ossidativo, vero e proprio “killer” della fertilità. Spiega la dottoressa:
«Si tratta di un’eccessiva produzione di radicali liberi che porta a danni delle cellule con conseguente morte delle stesse. Si verifica anche nel corso di infiammazioni (prostatiti, vasculiti croniche, epididimiti…), in seguito a diete sbilanciate, oppure per esposizione a radiazioni ionizzanti, raggi solari, gas inquinanti, materiali o sostanze tossiche in generale e anche per assunzione di alcuni farmaci».
Oltre a intervenire sui fattori sui quali abbiamo controllo, è possibile ricorrere a terapie antiossidanti, ma attenzione: è necessario farsi seguire da degli specialisti perché, avverte la dottoressa,
«Una terapia prescritta in maniera empirica potrebbe anche risultare dannosa. Monitorando, viceversa, il livello di stress ossidativo saremo in grado di controllare l’efficacia e la reale utilità della terapia, senza fare danni».
Il Centro Medico Cerba HealthCare San Nicola di via Giuseppe Garibaldi 29 a Castellanza offre una gamma completa di esami e prestazioni in tema di fertilità mascile: spermiogramma, test di capacitazione, test di vitalità all’eosina, test di ossidazione, test di frammentazione del DNA spermatico, MAR Test (test al lattice per la determinazione di anticorpi antisperma con il metodo di MAR, Mixed Agglutination Reaction, per la valutazione dell’infertilità immunologica maschile), spermiocoltura, ricerca di spermatozoi nelle urine post-eiaculazione (per valutazione eiaculazione retrograda).
Il centro è un punto di riferimento per i trattamenti di PMA. La struttura è iscritta nel Registro Nazionale di Procreazione Medicalmente Assistita dell’Istituto Superiore di Sanità quale centro autorizzato per l’attività di Procreazione Medicalmente Assistita di I livello.