Il gruppo che fa capo alla famiglia Garofalo-Nanni, punto di riferimento nazionale per la sanità privata e la residenzialità assistita, ha affidato a Cerba HealthCare il laboratorio analisi dell’ospedale di Gravedona (CO), uno dei più importanti poli sanitari della Lombardia dei laghi
L’operazione, spiega Gaia Garofalo – Managing Director di Italcliniche e Vicepresidente di AIOP giovani,
«fa parte di una strategia di ampio respiro che ci vede impegnati su tre sfide fondamentali: managerializzazione, investimenti e sviluppo, elementi indispensabili per affrontare un contesto sempre più complesso».
Gruppo Italcliniche: sfide e progetti innovativi per affrontare il futuro con determinazione
Nell’ambito delle analisi di laboratorio ciò che fa la differenza sono qualità, efficacia, tempestività, costante aggiornamento tecnologico e metodologico, tutti punti di forza per il miglioramento continuo dell’esperienza dei pazienti. Lo sa molto bene il gruppo Italcliniche, operatore della sanità privata accreditato a livello nazionale nel settore ospedaliero e dell’assistenza agli anziani.
L’accordo per la gestione del laboratorio
Questa realtà storica e unica nel suo genere, nata dall’intuizione del Dottor Mario Garofalo e della Dottoressa Carla Nanni, ha inaugurato con Cerba HealthCare una partnership per la gestione del laboratorio analisi dell’ospedale di Gravedona, fondamentale presidio di salute per la zona dei laghi lombardi.
A raccontare tutto questo è Gaia Garofalo figlia di Mario, e amministratore del gruppo:
«La volontà di migliorare la qualità delle cure non può che andare di pari passo con la volontà di crescere come organizzazione – sottolinea –.
Proprio per questo Italcliniche, ha messo in atto una strategia di diversificazione sia geografica, sia di specializzazione: patologie acute, post acuzie e residenzialità assistita rappresentano oggi i nostri ambiti.
Da sempre puntiamo all’eccellenza e in questo momento complesso siamo impegnati a rispondere, come tutta la sanità privata, a tre sfide principali: managerializzazione, investimenti e sviluppo.
Queste sfide sono strettamente correlate fra loro e la partnership instaurata con Cerba HealthCare trova la sua ragion d’essere proprio in questo scenario».
La scelta di una collaborazione continuativa, un supporto pratico e l’expertise di Cerba al servizio dell’ospedale Moriggia Pelascini di Gravedona
La collaborazione tra Italcliniche e Cerba HealthCare Italia ha come focus l’ospedale Moriggia Pelascini di Gravedona, da oltre un secolo punto di riferimento per la salute dei cittadini della zona del Lago di Como e dei numerosi turisti che la frequentano.
L’ospedale è centro multispecialistico e multifunzionale che offre i suoi servizi a 90.000 persone ogni anno, con sei dipartimenti – fra cui quello di medicina d’urgenza (presidio di primaria importanza per il territorio) -, e un laboratorio analisi che effettua oltre 600.000 esami ogni anno.
«Proprio l’esperienza del gruppo Cerba nel gestire importanti presidi ospedalieri è stato l’elemento chiave che ha convinto Italcliniche a inaugurare un progetto volto al miglioramento continuo – conferma Giampaolo Pierini, Direttore Generale del Gruppo Italcliniche –.
Abbiamo instaurato con Cerba un vero e proprio confronto bidirezionale, con scambio di expertise e dati tra i nostri addetti. Collaborare con un partner solido ed esperto permette di ottenere la massima efficienza e qualità sulle attività quotidiane, che comprendono servizi sanitari essenziali e “salvavita”.Per Italcliniche, inoltre, è stato importante poter proporre ai pazienti nuove opportunità, come la possibilità di accedere ai pacchetti check-up studiati da Cerba per allergie, intolleranze e tanto altro».
A Gravedona, Cerba HealthCare cura la gestione completa di tutte le attività del laboratorio:
«Per Cerba lavorare al fianco di una realtà “di frontiera”, impegnata a garantire la salute dei cittadini in un territorio logisticamente complicato, rappresenta un’avventura ma anche una sfida.
Nell’ospedale di Gravedona la presenza di un pronto soccorso e di un reparto di rianimazione richiedono il massimo impegno nell’affrontare situazioni delicatissime e ad alta complessità. La formula “service on site” è la più idonea a garantire qualità e sicurezza in ogni fase del processo»,
spiegano lo Strategic Project Director Stefano Larghi e la Project Manager Florinda La Loggia, affiancati per il coordinamento scientifico da Alessandra Contardi.
Gaia Garofalo conclude con un pensiero e una visione di ampio respiro il racconto di quella che è più di una semplice partnership:
«Gli operatori privati hanno una grande responsabilità, responsabilità che sento anche personalmente come Vicepresidente di AIOP giovani, Associazione Italiana Ospedalità privata. Se l’obiettivo finale è innalzare la qualità delle cure, allora fare rete, confrontarsi e attivare sinergie con interlocutori e partner di alto livello è una delle strade da percorrere per raggiungere questo obiettivo».