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La depressione può essere causata dalla serotonina?

Uomo che guarda dalla finestra con problemi di depressione

Di Dott. Giovanni Perini

La falsa teoria dello squilibrio chimico nella depressione

Indagini sulla popolazione generale hanno mostrato che oggi l’80% delle persone credono che sia un fatto certo e assodato scientificamente che la depressione sia causata da uno “squilibrio chimico” del neurotrasmettitore serotonina. È dimostrato anche che molti Medici confermano comunemente questa visione ai loro pazienti.

 

Nel 2022 è stata fatta chiarezza in maniera definitiva su questo argomento, grazie a un lavoro di ricerca pubblicato sulla Rivista Nature. I farmaci comunemente prescritti per la tristezza e l’ansia sono effettivamente sostanze “serotoninergiche”, cioè che aumentano il tono della serotonina nel sistema nervoso centrale.

 

 

La smentita dell’ipotesi della serotonina e le sue implicazioni

L’ipotesi che le persone tristi o ansiose abbiano minori concentrazioni di serotonina rispetto alle persone di buon umore, che ha circolato per qualche tempo attorno agli anni ‘90, è stata smentita da studi sperimentali e può essere oggi definita scientificamente falsa. Un primo problema è:  

perché un’ipotesi rivelatasi sbagliata già 30 anni fa è stata diffusa ugualmente per anni, anche dalla Medicina ufficiale?  

Beh, nessuno ha una risposta certa. Il sospetto che chi vendeva sostanze serotoninergiche, cioè le Case produttrici degli antidepressivi, avesse tutto l’interesse a diffondere e a far diffondere questa falsa notizia è tuttavia fondato. Un secondo problema sottolineato dagli Autori dello studio è che ciò che le persone pensano riguardo a questi problemi non è del tutto indifferente.

 

 

Le conseguenze delle false credenze sulla gestione della depressione

Le persone che credono all’“ipotesi della serotonina” sono più spesso portate a pensare che non esiste la possibilità di autoregolare il proprio stato d’animo e/o di risolvere le ragioni sottostanti a una crisi emotiva, magari all’interno di una relazione psicoterapica. Non è assolutamente vero, questa possibilità c’è infatti sempre.  

 

Inoltre, la “bufala” che la depressione sia il risultato di uno squilibrio neurotrasmettitoriale può scoraggiare le persone dallo smettere l’uso di farmaci psicotropi, con serie conseguenze in termini di dipendenza. Queste sensazioni passano con un serotoninergico, non sono forse quindi da considerare problemi neurologici?

No. I serotoninergici sono sostanze “eccitanti” (nel lungo termine anche assai potenti) e funzionano sulla tristezza come gli anestetici funzionano sul dolore. Prendendo un eccitante non si sente più il sentimento di tristezza.  

Le ragioni della tristezza rimangono però tutteda esplorare.

 

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