Hai un dolore localizzato medialmente (quindi all’interno) del tallone? Il dolore aumenta stando sulla punta dei piedi o su un solo piede? Hai dolore al mattino appena si scende dal letto?
Se sperimenti questi dolori o fastidi, allora è probabile che tu abbia la fascite plantare.
Ecco, Il problema va ricercato principalmente nell’allenamento oppure le persone in cui il lavoro esige un appoggio prolungato del peso del corpo, quindi trascorrono tanto tempo in piedi, ma anche l’età e il peso influiscono su questa patologia.
Anche i microtraumi diretti e ripetuti, urti ripetuti come nella corsa sono da considerare, così come una limitata flessione dorsale della caviglia può creare infiammazioni alla fascia plantare. Sicuramente il fisioterapista potrà aiutarci a migliorare.
Ci si può allenare comunque?
La risposta è sì.
Dobbiamo comunque ridurre gli allenamenti veloci o la corsa in salita.
Sì al nuoto o alla bicicletta. Inoltre, per svolgere le attività sportive in questa condizione è preferibile una scarpa con un drop alto e una buona ammortizzazione.
Il drop è la differenza che c’è tra la parte posteriore della scarpa rispetto a quella anteriore.
Durante la fase di guarigione meglio usare scarpe con drop basso così da allenare di più il piede.
Si possono usare plantari, meglio se nel periodo acuto, con supporto della fascia plantare.
È sconsigliato l’uso di ghiaccio e dei farmaci, questo perché rallentano il naturale processo di guarigione.
Lo Stretching fa molto bene ed è un buon esercizio che dovrebbe durare 1 minuto da svolgere almeno per 8 volte al giorno, meglio se fosse possibile abbinati ad un massaggio sulla fascia plantare.
Sono utili gli esercizi di potenziamento dell’arco plantare, per esempio:
mettere un foglio di carta sotto il piede e prenderlo con le dita cercando di mantenere la posizione, così da aumentare il raggio di movimento dell’arco e mentre siamo in questa posizione cercando di mantenere rilassate le dita.
È utile anche camminare più tempo possibile a piedi nudi.