Ecco perché consigliare il drenaggio linfatico manuale. Scopriamo quali sono i benefici.
Il linfodrenaggio trova le proprie indicazioni nella riduzione di edemi, trattamento di celluliti da stasi e favorisce anche una stimolazione del sistema immunitario, ciò facilita anche una migliore e più rapida guarigione di lesioni trofiche (decubiti/ ulcere) “rieducando” il microcircolo locale.
Una seconda applicazione consiste nell’ottenere oltre ad una migliore circolazione periferica, una tonicità tessutale che consente un più lungo invecchiamento dei tessuti stessi (effetto ringiovanimento) spesso associato ad un valido relax Inoltre; Con l’utilizzo di TECAR, migliora lo scorrimento dei fluidi corporei nella natura extra cellulare, facilitando pertanto il drenaggio linfo/micro -circolatorio distrettuale.
L’ampio campo di applicazione è stato dimostrato nei linfedemi post-chirurgici che sono spesso complicanze a lungo termine di interventi come: mastectomia, prostatectomie e altri processi specifici.
Generalità sul linfodrenaggio
Il sistema linfatico può essere considerato una componente specializzata del sistema circolatorio con due funzioni primarie:
- Il mantenimento dell’equilibrio dei liquidi corporei.
- La funzione immunitaria.
Il plasma sanguigno (componente idrica) che circola nei capillari arteriosi filtra negli spazi interstiziali (tra le cellule) e da qui viene assorbito dalle cellule o rientra nel circolo sanguigno tramite i capillari venosi. Tuttavia, una piccola percentuale di plasma non è utilizzata o riassorbita e tende a ristagnare negli interstizi. Se questa situazione si dovesse protrarre anche per breve tempo, si andrebbe incontro alla formazione di un edema (gonfiore) consistente. Tutto ciò è evitato dalla presenza dei capillari linfatici che drenano il plasma e gli elementi in esso contenuti e, tramite un sistema di canali, lo convogliano nel sangue venoso prima che esso raggiunga il cuore. In questo modo l’equilibrio idrico del corpo viene mantenuto costante. Lungo la strada che porta nella zona sottoclaveare dove la linfa rientra nel circolo ematico a livello delle vene succlavie, sono situati diversi linfonodi, da soli o più facilmente riuniti in gruppi, che “purificano” letteralmente la linfa, grazie alla presenza di cellule del sistema immunitario e la rendono sterile. In questa maniera si estrinseca anche la funzione immunitaria del sistema linfatico.
Indicazioni approfondite per il linfodrenaggio
Le indicazioni al linfodrenaggio manuale sono diverse e alcune sicuramente ancora in fase di sviluppo, per i nostri interessi prenderemo in considerazione i seguenti effetti:
Effetto anti-edematoso
Sicuramente è quello più conosciuto e più spettacolare riguardo al linfodrenaggio manuale. Gli edemi linfatici sia primari che secondari (per esempio dovuti ad un intervento chirurgico) sono trattati con successo. É difficile stabilire a priori numero di sedute e frequenza per ottenere effetti positivi, sicuramente ogni soggetto deve essere approcciato come un caso a sé stante. Sono trattati con successo edemi idiopatici (di natura sconosciuta), premestruali, successivi a safenectomia o sclerosanti sulle varici, o ancora edemi dovuti al caldo, alla stazione eretta prolungata. Ottima l’azione dopo interventi di chirurgia plastica e sugli edemi allergici e post-traumatici (per esempio distorsione della caviglia).
Effetto immunitario
Una miglior circolo linfatico incrementa in generale le capacità immunitarie dell’organismo. Inoltre, il linfodrenaggio può essere utile per questioni di immunità locale, come nel caso di acne, ferite, tonsillite faringiti, sinusiti, par odontopatie ed estrazioni multiple dentarie. Nelle infiammazioni ricorrenti delle prime vie aeree deve essere usato solo nel periodo di crisi e non dopo.
Effetto cicatrizzante
Il linfodrenaggio può essere utilizzato per la cura di ulcerazioni e piaghe e in caso di tendenza alla formazione di cheloidi.
Effetto sul microcircolo
La rimozione del liquido interstiziale in eccesso migliora l’ossigenazione locale e la filtrazione a livello capillare sanguigno. Ciò si traduce anche in un miglior aspetto della pelle da un punto di vista estetico (diviene più rosa e viva). Il miglioramento del microcircolo viene sfruttato per il trattamento della cellulite nei suoi differenti stati. In caso di trattamento associato alla mesoterapia, il linfodrenaggio va effettuato prima, così da permettere ai prodotti iniettati di diffondersi efficacemente. Viceversa, praticandolo dopo, i prodotti verrebbero drenati via annullandone l’effetto.
Effetto rigenerante
Il massaggio linfatico migliora la rigenerazione dei tessuti in generale. Questo effetto può essere sfruttato in caso di dermoabrasione o in caso di fratture (rapida costituzione del callo osseo). Questo effetto è sfruttabile anche nel trattamento delle ragadi del capezzolo durante l’allattamento.
Effetto sedativo e antalgico
I lenti e ritmici movimenti che caratterizzano la tecnica del massaggio linfodrenante hanno sicuramente un effetto sedativo e rilassante molto potente. Ciò è sfruttabile nel trattamento di persone particolarmente stressate. Anche l’effetto antalgico su dolori dovuti a contratture muscolari non è da sottovalutare.