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L’intolleranza al glutine in poche parole 

L'intolleranza al glutine in poche parole 

Di Cerba HealthCare Italia

Ampiamente distribuito nella nostra dieta, il glutine è la combinazione di due proteine ​​provenienti principalmente da cereali come il grano 

Oggigiorno molte persone soffrono di un’intolleranza al glutine: la celiachia. 

Questo tipo di intolleranza provoca l’infiammazione dei tessuti digestivi responsabili della malattia. Il più delle volte risulta essere solo lievemente sintomatico, altre invece rappresenta un vero e proprio problema, per alcuni è causa di disturbi digestivi, stanchezza, malnutrizione, e altre problematiche maggiori. 

 

 

La diagnosi della celiachia 

La diagnosi si basa sullo screening del sangue per anticorpi specifici o sulla ricerca di geni associati alla malattia. È anche possibile l’analisi dei tessuti digestivi dopo la biopsia. 

Ma scopriamo subito di cosa si tratta e come riconoscere l’intolleranza al glutine. 

 

 

Glutine: cos’è? 

Il glutine è una sostanza elastica formata dall’associazione di 2 proteine ​​presenti nel grano: glutenina e gliadina

Il glutine è presente anche in altri cereali come l’orzo, la segale e l’avena, anche se per quest’ultima si tratta spesso di contaminazione da altri cereali. 

È proprio il glutine che, mescolato con l’acqua, è responsabile dell’elasticità dell’impasto da forno. 

 

 

Quali alimenti contengono glutine? 

Il glutine è presente in tutti gli alimenti che contengono grano, orzo, segale o avena ed è perciò molto importante riconoscere e valutare la presenza di questa problematica oggi molto comune nella popolazione.

 

Il glutine è presente in molti alimenti, alcuni esempi sono sicuramente le farine, la pasta, i dolci, le panature con pangrattato (pesce impanato, scaloppine alla milanese, ecc.), le salse, i ripieni, ecc. Allo stesso modo, anche alcuni ingredienti aggiunti agli alimenti possono contenere glutine, questi possono essere addensanti (prodotti a basso contenuto di grassi), amido di cereali, ecc. 

 

È perciò molto importante essere a conoscenza del tipo di alimento che si ha nel piatto, dei vari ingredienti per comprendere come far fronte al problema. Oggi esistono comunque moltissime alternative ai cibi contenenti glutine ed è più semplice godersi una cena con gli amici senza pensare che si potrebbe stare male il giorno seguente se non appena tornati a casa. 

 

 

Chi è affetto da intolleranza al glutine? 

Si tratta di persone geneticamente predisposte, cioè che presentano sui cromosomi i geni HLA-DQ2/DQ8 responsabili dell’intolleranza al glutine. 

Tutte le fasce d’età sono colpite con maggiore frequenza tra i 6 mesi ed i 2 anni (introduzione degli alimenti) e tra i 20 ed i 40 anni. Allo stesso modo, dal 20 al 30% dei pazienti affetti ha più di 60 anni. Inoltre, le donne sono più colpite degli uomini (2 donne per 1 uomo). Si stima poi che l’80% delle persone con intolleranza al glutine sviluppi pochi o nessun sintomo. 

 

 

Sintomi associati all’intolleranza al glutine 

Dobbiamo distinguere 3 patologie legate al glutine e cioè: 

  • Intolleranza al glutine o celiachia, 
  • Ipersensibilità al glutine, 
  • Allergia alle proteine ​​del grano. 

 

 

Intolleranza al glutine o celiachia? 

La celiachia è un attacco infiammatorio dei tessuti digestivi di natura autoimmune, vale a dire che l’organismo produce anticorpi contro se stesso, e più in particolare contro alcuni organi di cui è composto. 

L’infiammazione causata dal glutine provoca un’atrofia dei villi intestinali, cioè una riduzione della superficie di contatto dei tessuti presenti nell’intestino con il cibo ingerito. Questa atrofia è responsabile del malassorbimento e quindi di una carenza di vitamine e di altri elementi essenziali per il corretto funzionamento dell’organismo. 

Sintomatologia di un’intolleranza al glutine negli adulti 

I sintomi riscontrati negli adulti sono i seguenti:

 

Sintomi digestivi 

  • Diarrea cronica: vale a dire che si presenta regolarmente o anche ogni giorno, 
  • Stitichezza: meno comune ma può verificarsi, 
  • Gonfiore, 
  • Flatulenza (emissione di gas intestinale). 

 

Sintomi non digestivi 

  • Anemia dovuta a carenza di ferro o acido folico (B9), 
  • Disturbi ossei (carenza di vitamina D e calcio), 
  • Affaticamento, perdita di peso e dispepsia (digestione difficile e dolorosa), 
  • Crampi muscolari, 
  • Ulcere ricorrenti della bocca, 
  • Osteoporosi, 
  • Sterilità, 
  • Aborti ricorrenti. 

La celiachia è fortemente associata alla dermatite erpetiforme che è anch’essa un’intolleranza al glutine, ma con manifestazioni cutanee. 

 

Sintomatologia di un’intolleranza al glutine nei bambini 

Il bambino si dimostra spesso essere stanco, triste e/o svogliato nelle attività. I sintomi digestivi sono gli stessi riportati sopra, negli adulti. 

Sintomi non digestivi ei bambinii che possono essere associati 

  • Ritardo della crescita (peso e altezza), 
  • Anemia da carenza di ferro, 
  • Pubertà ritardata negli adolescenti, 
  • Sintomi neurologici, 
  • Anomalie dello smalto 

 

 

Ipersensibilità al glutine 

Causa solo disturbi funzionali digestivi come dolori addominali, gonfiore e alternanza di diarrea-stitichezza. 

Non vi è alcun danno ai villi intestinali e una dieta priva di glutine può essere sufficiente per far scomparire i sintomi. 

 

 

Allergia alle proteine ​​del grano 

Provoca manifestazioni allergiche cutanee, nei casi più gravi anche angioedema. 

 

 

Quali esami per la diagnosi? 

La diagnosi si basa su diversi elementi: 

 

Rilevazione di anticorpi specifici 

Come prima intenzione viene effettuata la ricerca degli anticorpi anti-transglutaminasi e anti-endomisio della classe IgA. 

Si tratta di proteine ​​specifiche che circolano nel sangue dei pazienti affetti da intolleranza al glutine. Questa ricerca richiede un esame del sangue da eseguire in laboratorio. 

Alcuni pazienti, per una ragione completamente diversa, possono avere una carenza di proteine ​​di tipo IgA. Per escludere questa carenza si associa, su richiesta del medico, un dosaggio ponderale di IgA. 

In caso di carenza, le proteine ​​ricercate sono anticorpi anti-transglutaminasi e anti-endomisio della classe IgG. 

 

 

Duo Test Cerba HealthCare Italia per la Celiachia 

Cerba HealthCare Italia propone un test anticorpale negativo rende improbabile la diagnosi di intolleranza al glutine. Adatto per pazienti con sintomi gastrointestinali riconducibili a malattia celiaca e/o con familiarità per celiachia.

 

Generalmente la celiachia è genetica e quindi di carattere ereditario. Probabilmente se qualcuno in un nucleo familiare ne soffre è possibile che ne soffrano anche altri parenti ed è proprio per questa ragione che è bene sottoporsi ad una visita o ad un test.

 

 

Il Duo Test di Cerba è una tipologia di test genetico e autoimmunitario per verificare la presenza di questa tipologia o per escluderne per sempre la predisposizione genetica.

 

 

È sufficiente un tampone buccale ovvero il prelievo della mucosa orale da effettuare strisciando il tampone per valutare la predisposizione genetica. Se positivo, sarà premura del paziente stesso mettersi in contatto con i centri per poter accedere allo step 2 del test e fissare il prelievo ematico per valutare la presenza della malattia. 

 

Scopri Celiachia Duo Test

 

 

Tipizzazione genetica 

Come seconda intenzione, per confermare la diagnosi, può essere richiesta la ricerca dei geni HLA-DQ2/DA8: si parla di tipizzazione genetica. 

Questa ricerca viene effettuata utilizzando il sangue prelevato dal paziente.

 

 

La biopsia 

In tutti i casi, se il test per gli anticorpi è positivo ma persiste un dubbio dopo la tipizzazione genetica, la diagnosi viene confermata dall’endoscopia con biopsie dell’intestino tenue (prelievi di frammenti di tessuto digestivo). Analisi di frammenti che evidenziano lesioni tissutali legate al processo infiammatorio in caso di celiachia.

 

 

 

Quali sono le complicanze della celiachia? 

Le complicanze della celiachia sono numerose: 

  • Ritardo della crescita: bassa statura permanente, 
  • Sterilità, 
  • Bambino con basso peso alla nascita, 
  • Fratture ossee, 
  • Rischio di malattie autoimmuni, 
  • Rischio di cancro, 
  • Rischio di linfoma, 
  • Incidenti cardiovascolari. 

Una dieta priva di glutine per tutta la vita protegge ampiamente dall’insorgenza della maggior parte delle complicazioni.

 

 

Trattamento della celiachia 

Il trattamento della celiachia prevede il rispetto di una dieta priva di glutine per tutta la vita. Ad oggi non esiste alcun trattamento farmacologico. La dieta si basa quindi sull’eliminazione degli alimenti contenenti frumento, orzo, segale e avena, sostituiti da alimenti a base di riso, amido di mais o fecola di patate.

 

Seguire rigorosamente una dieta priva di glutine riduce significativamente i sintomi e il rischio di complicanze. Un miglioramento dei sintomi si osserva dopo 1 mese di dieta.



Se la dieta priva di glutine viene seguita correttamente, dopo poche settimane si verifica la scomparsa degli anticorpi specifici della celiachia e dopo 12-18 mesi si osserva una regressione dell’atrofia dei villi intestinali. 


La difficoltà del trattamento risiede nella stretta aderenza alla dieta. Meno della metà dei pazienti lo segue correttamente. 

 

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