faq button

POTS: Sindrome da Tachicardia Posturale Ortostatica 

Un cuore in 3d graphic - POTS Sindrome da Tachicardia Posturale Ortostatica

Di Dott. Simone Gulletta

Comprendere la POTS. 

La POTS (sindrome da tachicardia posturale ortostatica) è caratterizzata da un incremento significativo della frequenza cardiaca durante il passaggio dalla posizione clinostatica (sdraiata) a quella ortostatica (in piedi).  

POTS: sintomatologia 

La sintomatologia di questa sindrome è variabile ed in taluni casi può essere così debilitante da impattare negativamente sulla vita quotidiana.

Nello specifico, nei soggetti che sono affetti da POTS, quando passano dalla posizione sdraiata a quella eretta, si verifica un aumento eccessivo della frequenza cardiaca, di solito di più di 30 battiti al minuto (entro 10 minuti dalla posizione ortostatica), che raggiunge dei valori di frequenza cardiaca superiori a 120 bpm.

 

Più frequentemente interessa le donne, di età compresa fra 20-40 anni e talvolta si può verificare come prima volta post gravidanza, post-intervento chirurgico od in seguito ad una malattia virale. I sintomi più comuni sono: vertigini, svenimento palpitazioni, difficoltà mnemoniche, mal di testa, mancanza di forza, malessere generale, con riduzione della sintomatologia se il paziente si sdraia.

 

 

Diagnosticare la POTS 

Un esame importante per fare la diagnosi è il tilting test. Il paziente si sdraia su un lettino, che si inclina e viene posizionato in posizione ortostatica: attraverso la motorizzazione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa si valutano eventuali modifiche della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa. L’episodio singolo può essere contrastato sdraiandosi ed alzando le gambe.

 

 

Prevenzione della POTS 

La prevenzione consiste nell’effettuare   esercizi fisici aerobici che possano sviluppare la muscolatura delle gambe, bere due litri di acqua al giorno, utilizzare calze compressive, evitare lunghi periodi in posizione eretta e non assumere alcolici.

 

 

Trattamento della POTS e farmaci 

I farmaci più utilizzati sono betabloccanti ed ivabradina  che comportano la riduzione della frequenza cardiaca, la midodrina  che  ha effetto sul distretto vascolare ed il fludrocortisone, e sono abbastanza efficaci nella risoluzione della sintomatologia. La prognosi è molto buona, circa il 90 % dei pazienti risponde alla terapia, se associata ad esercizi fisici.

 

Cerca il centro più vicino   Cardiologia

Torna alle news

Condividi articolo su

SCOPRI I NOSTRI

Check Up

SCOPRI

Service Lab

CERCA LA SEDE DI PREFERENZA PER I CONTATTI TELEFONICI E E-MAIL
Vai alle sedi
Powersearch trigger
Powersearch trigger
Cerca
Sede, Specialistica o Professionista