Ultimamente l’American Academy of Pediatrics, ha redatto le nuove linee guida su tempo e modi con cui i bambini possono stare davanti agli schermi di televisione, computer, tablet e smartphone.
Le linee guida internazionali (AAP,2001; US DHHS, 2005; UK Governement, 2010) raccomandavano di limitare a non più di 2 ore al giorno il tempo dedicato a guardare lo schermo (televisione, videogames, computer, internet).
Bambini e utilizzo degli schermi
Fino ai 18 mesi bisogna evitare l’utilizzo degli schermi, fatta eccezione per le videochiamate, utili a mantenere i contatti con persone care che siano lontane, ma da effettuare sempre con il controllo dei genitori. I genitori di bambini tra i 18 e i 24 mesi che volessero far utilizzare ai propri figli gli schermi digitali, dovrebbero scegliere programmi e app educativi, di alta qualità, condividendo l’esperienza di utilizzo e visione con i propri piccoli per spiegare loro cosa stanno vedendo.
Dai 2 ai 5 anni è necessario limitare l’esposizione agli schermi a un’ora al giorno, scegliendo programmi e app di alta qualità ed anche in questa fascia di età è consigliabile affiancare i bambini mentre utilizzano i media, per aiutarli a capire cosa stanno vedendo.
Per i bambini oltre i 6 anni è fondamentale dare limitazioni chiare al tempo speso davanti agli schermi, anche a seconda del tipo di media utilizzato, assicurandosi che lo screen time non tolga spazio ed energie ad altre attività che il bambino deve svolgere nel corso della giornata (giocare, fare movimento, studiare, dormire…) e che non inneschi abitudini poco salutari.
I momenti “mediafree”: dove lo schermo non deve comparire
È importante designare dei momenti media-free, come la cena, nonché aree della casa prive di supporti quali le camere da letto, evitando anche l’esposizione agli schermi almeno 1 ora prima di dormire. Anche la Società Italiana Pediatri raccomanda di ridurre a non più di 1 ora al giorno il tempo dedicato a tv e videogiochi.
Tuttavia, in Italia la percentuale di bambini che trascorre troppo tempo in queste attività sedentarie è elevata, come ha evidenziato l’indagine “OKkio alla SALUTE” già nel 2008, quando emerse che soltanto il 23% circa dei bambini passava meno di 2 ore al giorno davanti a TV o computer, mentre circa un bambino su due dedicava a questo 3 o più ore al giorno e ben il 10% arrivava addirittura a più di 5 ore al giorno; inoltre circa la metà dei bambini aveva il televisore nella propria camera da letto e tra questi era maggiore la percentuale di quelli che la guardavano per 3 o più ore al giorno.
Le indagini successive di “OKkio alla SALUTE” sembrano mostrare un lieve miglioramento nella percentuale dei bambini che dedicano a TV e videogiochi più di 2 ore al giorno (dal 47% al 36%) e una diminuzione della frequenza dei bambini che hanno il televisore in camera (dal 47% al 36%).
Anche l’indagine “ZOOM8” ha evidenziato un’alta percentuale di bambini italiani di 8-9 anni che trascorre il proprio tempo in attività sedentarie, specialmente guardando la televisione, maggiore nei giorni festivi rispetto a quelli feriali e che ben il 71% dei bambini vede più di 1 ora di TV nei giorni di scuola, circa il 22% passa più di 1 ora tra pc e videogiochi.