Lo sport in poche parole
L’entusiasmo di giovani o meno giovani, per la pratica di uno sport è innegabile.Il numero crescente di aperture di palazzetti dello sport o la copertura mediatica di eventi sportivi sono alcune delle prove di questa passione.
Lo sport ha molti effetti positivi sul nostro corpo ma anche sul nostro cervello.Tuttavia, praticato eccessivamente, può diventare dannoso per il nostro organismo. Si parla quindi di sovrallenamento.
Questo può essere caratterizzato da diversi sintomi, i primi dei quali sono spesso affaticamento e scarso rendimento.
Lo sport, essenziale per il nostro benessere fisico
Lo sport ha molti effetti positivi sul nostro corpo ma anche sul nostro cervello.Contribuisce al nostro benessere.
Ti permette così di conoscere meglio il tuo corpo, le sue capacità e i suoi limiti, per avere una migliore immagine di te stesso.
È anche un ottimo antistress!
Ad esempio, può aiutare a superare determinati traguardi durante periodi stressanti della propria vita, come smettere di fumare, cambiare lavoro, traslocare, ecc.
Sul nostro corpo migliora le capacità cardiovascolari e respiratorie, combatte l’ipertensione, ci protegge o ritarda l’insorgenza di alcune malattie come il diabete ad esempio.
Cos’è il sovrallenamento?
Conosciamo tutti il carattere di dipendenza che la pratica di uno sport può provocare e il benessere che accompagna questa pratica.Tuttavia, ciò può generare una pratica eccessiva o inappropriata dello sport.
Questo fenomeno di “sovrallenamento” è ben noto agli atleti di vertice ed è accompagnato da un calo della forma e delle prestazioni a volte accompagnato da un calo del morale assimilato a uno stato di depressione.
Il sovrallenamento compare sia negli atleti di alto livello che negli atleti “urbani”.Si verifica quando i tempi di allenamento sono troppo lunghi, ma soprattutto quando le fasi di recupero non sono sufficienti per permettere al nostro organismo di ricostituire le proprie riserve energetiche.
A volte è quindi preferibile “saltare” una seduta di allenamento se è troppo ravvicinata o se si avverte la stanchezza.
La seguente formazione sarà solo più efficace!
Quali sono le conseguenze del sovrallenamento?
Il nostro corpo è quindi in equilibrio instabile tra i disturbi indotti dallo sforzo (in particolare quello muscolare) e l’efficienza dei processi di recupero.L’aumento dello stress fisico e psicologico dovuto all’allenamento intensivo interromperà questo equilibrio.
Il sovrallenamento provoca molti disturbi biologici e ormonali: abbassamento delle difese immunitarie, disturbi del ciclo mestruale nelle donne, anemia e carenze vitaminiche, minori riserve energetiche (carboidrati, lipidi).
Le conseguenze di questo sovrallenamento sono variabili: rischio di lesioni, compromissione duratura delle prestazioni o persino disturbi dell’umore. Tuttavia, un sintomo rimane costante: la stanchezza persistente.
Sovrallenamento e analisi biologiche
Non esiste un marcatore biologico specifico per l’inizio del sovrallenamento.Tuttavia, quando compaiono affaticamento o disturbi dell’umore, gli esami biologici effettuati nel proprio laboratorio possono aiutare a comprendere meglio l’origine di questi eventi.
Questi esami possono essere effettuati su un semplice esame del sangue o su una semplice analisi delle urine.
Nel sangue possono essere eseguite le seguenti analisi: emocromo completo (NFS), ferritina, PCR, ionogramma ematico, creatinina.
Una ricerca di sangue nelle urine (ematuria) e proteine (proteinuria) completerà questa valutazione di prima linea.
A questa valutazione standard si aggiungeranno altre analisi per indirizzare meglio il problema:
- Analisi biologiche della funzione muscolare in caso di problemi muscolari
- Valutazione infettiva, epatica o tiroidea in caso di segni generali o febbre
- Valutazione ormonale in caso di perdita di peso anormale, disturbi del ciclo nelle donne.
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