In un momento di forte transizione per il settore sanitario, di sfide paragonabili a una vera e propria tempesta, la risposta di Cerba HealthCare Italia è chiara: investire sulle persone e sull’innovazione.
Di questo ha parlato il nostro CEO Stefano Massaro a Wired Health 2024, il grande evento dedicato alla trasformazione del mondo della salute, della medicina e della sanità tenutosi a BASE Milano il 13 marzo.
Intervistato da Federico Ferrazza, direttore di Wired, sul tipo di organizzazione necessaria a far fronte al momento che stiamo vivendo, Stefano Massaro ha parlato innanzitutto delle persone di Cerba, persone che “pensano giovane”:
«Quello che conta per noi, per abbracciare questa trasformazione che è piena di insidie, è la capacità di trovare persone flessibili e la capacità di trovare flessibilità nelle persone che lavorano con noi».
Gli argomenti di cui si è discusso
Si è discusso di innovazione, che per Cerba HealthCare vuol dire non solo offrire strumentazioni diagnostiche di ultima generazione, ma anche e soprattutto creare soluzioni nuove:
«Un’innovazione che, per esempio, utilizzando strumenti di generative AI, consente di rendere più facile il rapporto con la struttura erogatrice».
Il riferimento qui è a Voilà, il chatbot sviluppato assieme a una startup tecnologica che parla con le persone attraverso WhatsApp, e che ormai da qualche mese rende ancora più facile l’interazione delle persone con i centri Cerba HealthCare.
E ancora, nel campo della prevenzione, Cerba non può che accogliere con favore il grande sviluppo della cosiddetta “healthspan medicine”, o “medicina della longevità”, orientata alla prevenzione e all’adozione dei corretti stili di vita.
L’approccio di Cerba HealthCare a questo tema è mettere insieme una diagnostica di altissimo livello, il sapiente utilizzo dei dati ed efficaci strumenti di comunicazione digitale affinché i pazienti possano essere sempre informati sul proprio percorso di salute.
Il paziente al centro
Proprio questo significa, per Cerba Healthcare, mettere la persona al centro.
Renderla protagonista di un ecosistema in cui dati clinici e informazioni sulle abitudini di vita si parlano fra loro e generano nuove possibilità.
«Dal single data point al constant data flow»
dal singolo esame del sangue a un sistema che ci porta a delineare un fil rouge, come ha sottolineato Stefano Massaro: un modo di concepire alla salute che porta alla responsabilizzazione del paziente e a decisioni individuali consapevoli.
Perché vivere bene possa essere una scelta.