Cos’è la tendinopatia degli ischiocrurali?
Durante gli allenamenti o le gare, in diversi sport, si riscontra spesso un infortunio chiamato: tendinopatia degli ischiocrurali. Gli ischiocrurali sono muscoli posteriori della coscia e questa problematica si manifesta appunto come un dolore preciso e localizzato sotto il gluteo che si irradia anche sulla coscia.È un dolore che può insorgere dopo un periodo di allenamento ad alta intensità o, più frequentemente, dopo allenamenti sulla resistenza. Qualche volta aumenta quando si sta seduti, perché si va a comprimere il tendine; di conseguenza anche quando ci si piega in avanti, ci si accovaccia, si affrontano salite o si fanno le scale si può riscontrare un aumento della sintomatologia.
Cosa fare quando siamo nella fase acuta della tendinopatia agli ischiocrurali?
Dobbiamo innanzitutto evitare gli allenamenti dolorosi.Evitiamo lo squat completo, riduciamo intensità e volume del 20%, cerchiamo di evitare anche le salite. Stare seduti, come abbiamo detto, può peggiorare i sintomi, perciò, se non possiamo fare a meno di stare in questa posizione, possiamo dunque utilizzare un cuscino a ciambella che permette di non schiacciare eccessivamente il tendine.
Un’ottima attività alternativa da praticare in casi di tendinopatia agli ischiocrurali è il nuoto. L’utilizzo di ghiaccio e farmaci per lenire il dolore, se questo non è eccessivamente importante, è preferibilmente da evitare, perché interferirebbe con la guarigione dei tessuti.
Come possiamo risolvere questo infortunio ai muscoli ischiocrurali?
Purtroppo, la tendinopatia degli ischiocrurali è una patologia che permane per un lungo periodo. Stare fermi non è la soluzione, anzi: dagli studi più aggiornati in materia emerge che l’esercizio svolge un ruolo attivo e fondamentale per la guarigione, tanto che il movimento viene definito una vera e propria terapia.Si possono svolgere da subito, anche in fase acuta, esercizi eccentrici come il ponte (bridge); se la condizione atletica lo consente, il ponte si può eseguire anche nella variante monopodalica. Le indicazioni per un’esecuzione corretta prevedono di appoggiare il tallone su una sedia e sollevare il bacino.
Lo stretching andrebbe invece evitato perché le ultime ricerche indicano che causerebbe un peggioramento della sintomatologia. La terapia fisica con il fisioterapista può accelerare la guarigione dei tessuti.
Prevenire la tendinopatia degli ischiocrurali è meglio che curare
Possiamo ridurre la probabilità di incorrere in un infortunio come la tendinopatia degli ischiocrurali curando al meglio la tecnica di corsa. Spesso, infatti, il dolore deriva da una tecnica non adeguata, come per esempio quando il bacino tende a scendere troppo (si atterra con il piede sul terreno anziché spingere subito in alto il bacino e di conseguenza il corpo).Se questo è il nostro stile di corsa possiamo capirlo dal fatto che facciamo tanto rumore correndo, e in questo caso possiamo provare a fare meno rumore con i passi. Eventualmente una scarpa più minimalista ci aiuterà a migliorare.
Ma, soprattutto, dobbiamo ricordarci che la tendinopatia degli ischiocrurali si presenta, nell’80% dei casi, a causa di un sovraccarico: vuol dire che abbiamo esagerato in allenamento. Per ovviare a questo problema possiamo aumentare la frequenza dei passi: quindi, falcata corta e aumentare la cadenza (passi al minuto).
Per prevenire la tendinopatia agli ischiocrurali è quindi importante la quantificazione dello stress meccanico. Inostri allenatori sono in grado di realizzare piani di allenamento su misura, personalizzati per caratteristiche, condizione e obiettivi di ciascuno: la divisione Cerba HealthCare Top Run si occupa di training personalizzati per atleti di ogni livello.
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