Per una coppia l’infertilità, ovvero l’assenza di gravidanza dopo un anno di rapporti sessuali regolari non protetti e senza contraccezione, è di origine maschile nel 30-40% dei casi.
Le cause dell’infertilità maschile
- Possono risiedere nella presenza di fattori predisponenti ambientali;
- In un’anomalia secretoria nei testicoli; nell’ostruzione dei dotti eiaculatori a causa di potenziali malattie genetiche, infezioni, traumi;
- Nella produzione di anticorpi antisperma in seguito a traumi;
- Oppure in disturbi dell’eiaculazione secondari a una malattia neurologica;
Una delle prime analisi da effettuare quando si vogliono indagare le cause dell’infertilità maschile si concentra quindi sul liquido seminale. Questo consiste in una miscela eterogenea di secrezioni che si forma poco prima dell’eiaculazione.
Lo sperma è costituito da un liquido chiamato “plasma seminale” o anche “liquido seminale“, prodotto dalle ghiandole durante l’eiaculazione (prostata, vescicole seminali, epididimi), in cui nuotano gli spermatozoi: le cellule sessuali maschili prodotte dai testicoli. La produzione di liquido seminale da parte dei testicoli inizia con la pubertà e continua durante tutta la vita dell’uomo. Tuttavia, può presentare fluttuazioni importanti.
Lo spermiogramma
Esame di laboratorio di elezione per l’inquadramento dell’infertilità maschile, consiste proprio nello studio morfologico e citometrico degli elementi cellulari del liquido seminale e va a indagare il volume del liquido seminale e il numero e la qualità degli spermatozoi.
Questo esame viene suggerito quando vi è il desiderio di un bambino, o anche prima di un intervento o di un trattamento che può avere effetti negativi sulla fertilità maschile.
È importante sottolineare che un’anomalia spermatica non è indicativa di infertilità, ma deve essere confermata solo dopo almeno 3 spermiogrammi anomali svolti a distanza di tre mesi. Per prepararsi all’esame è bene osservare un periodo di astinenza sessuale da 2 a 7 giorni, perché in caso di risultati patologici le variazioni potrebbero essere dovute a un periodo troppo lungo o troppo breve.
Come Prepararsi
Si consiglia, inoltre, di procedere con una buona idratazione nei due giorni precedenti il prelievo in modo da permettere, grazie alla minzione regolare, un lavaggio naturale dei canali attraverso i quali passa l’eiaculato. In caso di febbre alta è preferibile rimandare il prelievo a dopo l’episodio febbrile, perché la febbre può alterare in modo significativo il numero e la qualità degli spermatozoi rischiando di portare a cure inadeguate.
La raccolta dello sperma
É preferibile venga effettuata in laboratorio, questo perché il campione deve essere processato entro 30-60 min dalla raccolta e per evitare l’esposizione del liquido seminale alle fluttuazioni di temperatura. Una volta che il campione arriva in laboratorio si procede con l’analisi vera e propria, che segue le linee guida della Organizzazione Mondiale della Sanità.
Le fasi di valutazione sono due
- fase macroscopica (volume, pH, viscosità, colore, liquefazione) e microscopica, che prende in esame la concentrazione di spermatozoi; la mobilità (gli spermatozoi che si muovono in maniera lineare e fluida hanno migliore capacità fecondante), la vitalità (importante per discriminare tra gli spermatozoi immobili morti e gli spermatozoi immobili vivi)
- Morfologia (importante per la funzionalità testicolare).
Tutti questi parametri danno indicazioni utilissime sulla salute riproduttiva dell’uomo e sono fondamentali per indirizzare le coppie con problemi di fertilità a tutti i successivi percorsi terapeutici.
Di dott.ssa Marzia Sichetti, biologa presso il laboratorio analisi CerbaHealthcare Basilicata.
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